
Brevissimo elenco per tirare le somme (di nuovo) di un altro pezzetto di queste feste invernali.
- Alla veneranda età di trenta e qualcosa anni, doni come pigiami di pile, calzettoni termici e pantofole di pelo diventano regali preziosissimi. Soprattutto se si abita in una città senza termosifoni.
- Con il freddo serale, ogni passante assume l’aspetto di un potenziale malintenzionato: i giacconi neri col cappuccio sono un po’ inquietanti.
- Non ci si rende conto della quantità di tensione che ci si porta dietro finché non ci si sveglia, per la prima volta da mesi, senza mal di schiena. Ma con un po’ di febbre.
- L’ultima fatica di Fred Vargas, Il morso della reclusa, è un altro capolavoro della saga Adamsberg. L’ho finito in poco più di ventiquattr’ore e sto meditando di rituffarmici dentro. Al suo interno c’è un’intensa ed imperdibile contrapposizione tra il commissario spalatore di nuvole e Danglard; quest’ultimo è uno dei miei personaggi preferiti quando si tratta di letteratura contemporanea, come dimostra il tweet fissato in alto sul mio profilo. Che lo scrivo a fare, consigliatissimo.
Per il giorno di Natale è poco ma è tutto, ho in canna un paio di altri post – beata tranquillità! che arriveranno nei prossimi giorni.
Come giallo è molto bello anche “Una vendetta quasi perfetta” di Fabrizio De Sanctis: l’hai letto?
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No, ma il titolo mi incuriosisce, vado a cercare qualche info online. Grazie del suggerimento!
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Colgo l’occasione per dirti che mi sono iscritto al tuo blog. Grazie a te per la risposta! 🙂
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